Domani è la Giornata del Lavoro Agile promossa dal Comune di Milano.
Per la seconda volta (la prima è stata in febbraio dell’anno scorso), più di 100 aziende ed enti parteciperanno, dando la possibilità ai loro dipendenti di lavorare da casa.
A differenza del telelavoro, dove il lavoro è svolto in una postazione casalinga dedicata e approvata dall’azienda, il Lavoro Agile (detto anche Smart Work) permette di lavorare in una postazione scelta dal lavoratore, purchè sia idonea (ecco in piscina magari no…).
I vantaggi per questo tipo di lavoro sono innumerevoli.
Per il lavoratore, che può risparmiare tempo sugli spostamenti, può scegliere la postazione più adatta per quel giorno e può conciliare meglio lavoro e vita privata.
Per le aziende che beneficiano di dipendenti più soddisfatti e quindi più produttivi e per l’ambiente, grazie al minor numero di automobili sulle strade.
La cosa bella è che ha aderito anche la mia azienda e domani parteciperò anch’io.
Ma la cosa ancora più bella è che domani sarà una prova in vista di un progetto che partirà in aprile. Dal prossimo mese infatti nella mia azienda partirà un progetto pilota di sei mesi che ci consentirà di lavorare in modo smart per 3 giorni al mese.
Lavorare da casa (o da qualsiasi altro posto purchè idoneo, tipo casa dei miei, la biblioteca ecc..) non significa non lavorare ovviamente, ma è un altro piccolo passettino verso il downshifting. Potrò rallentare i ritmi, niente corse per prendere il treno, per arrivare in tempo all’asilo. Potrò pranzare a casa, rilassandomi davvero durante la pausa.
Spero vivamente che questo modo di lavorare diventi una prassi per molte aziende e molti lavoratori.