Ad ottobre ci piace moltissimo andare in campagna dai nonni a cercare le castagne. In realtà è più una scusa per fare una passeggiata e ammirare i colori autunnali, le foglie cadute e i funghetti. Se poi si trovano anche le castagne, meglio.
La settimana scorsa ci siamo armati di stivali di gomma, guanti per prendere in mano i ricci, Leo aveva anche il bastone per farsi strada nella giungla e il suo grembiule (coordinato coi guanti ovviamente…) con un bel tascone davanti per il prezioso bottino, io un bel cestino di paglia (che fa tanto Dorothy del Mago di Oz).
Abbiamo raccolto un po’ di castagne,
ma poche tanto se non le cucini subito poi arrivano certi vermoni. E io puntualmente mi dimentico di pulirle e surgelarle.
Lungo la strada abbiamo incontrato tanti tipi di funghi, saranno buoni ?
questi di sicuro no…
poi cammina cammina siamo arrivati nei pressi di un parco faunistico. Ci passiamo sempre perché c’è una zona dove cervi e daini vivono in un ampio spazio recintato verso l’esterno, ma liberi di muoversi e spesso si avvicinano alla recinzione e noi possiamo ammirarli nel loro splendore.
Solo che questa volta non eravamo soli ad ammirarli…
ci troviamo davanti un esemplare di daino maschio ! grande e grosso e con due cornone lunghe così…
La prima cosa che abbiamo pensato è che ci fosse un buco nella rete e che fosse scappato. Così abbiamo cercato il numero di telefono del parco e li abbiamo chiamati.
L’esemplare maschio è selvatico, non vive nel parco, ma proprio nel bosco. Si avvicina al recinto attirato dalle femmine, ma non è pericoloso, l’importante è non bloccarlo in un punto dove non si possa muovere, non deve sentirsi bloccato.
Effettivamente, a parte il primo impatto che ci ha fatto un po’ paura, poi se ne stava per i fatti suoi. Quando ci vedeva andare nella sua direzione, si spostava da un’altra parte. Così, tenendoci a distanza e senza dare troppo nell’occhio lo abbiamo osservato bene, non capita tutti i giorni di incontrare un daino !
Quando si va a fare una passeggiata nel bosco si trova sempre qualcosa di bello.
PS: perdonate le foto un po’ tremolanti… ma temevo che se lo fissavo con il cell si sentisse osservato