Liberiamo una ricetta: i filetti di pesce impanati

Far mangiare il pesce a Leo è diventata un’impresa.
Una volta mangiava volentieri tutto, ora mi dice che il merluzzo bianco è triste, che il salmone ha le lische troppo grosse (ovviamente glielo servo ben pulito…), perfino il polipo non vuole più.
Alla scuola materna però servono i bastoncini di pesce e quelli li mangia volentieri.
Visto che l’idea di acquistarli non mi entusiasma, ho deciso di farli io, così da avere un cibo sano e gustoso.
Poi ho pensato, no Leo li fai tu !

Per facilitare il compito ho preparato sul tavolo tutti gli ingredienti in piatti separati.

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Ho preso i filetti di merluzzo surgelati, se prendete i cuori di merluzzo hanno già la forma a bastoncino.
Il primo piatto ha la farina bianca, il secondo l’uovo sbattuto leggermente con la forchetta per amalgamare bianco e rosso e il terzo con il pane grattuggiato a cui ho aggiunto un pizzico di sale.
Anche il pangrattato è stato fatto da noi, grattuggiando gli avanzi del pane secco. Attenzione alle ditina però 🙂

Ogni filetto è stato prima asciugato con un foglio di scottex, poi passato ben bene nella farina.

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Dalla farina si passa al piatto con l’uovo

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e poi si impana tutto nel pangrattato cercando di coprire tutto.

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Ho appoggiato i filetti sulla placca del forno, che nel frattempo avevo fatto scaldare a circa 220° e fatto cuocere per una ventina di minuti, ma controllate sempre che non brucino.

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Li abbiamo accompagnati a dei topinambur trifolati e sono piaciuti, erano asciutti fuori ma morbidi dentro.

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Con questa ricetta partecipo all’evento “Liberiamo una ricetta”, come vi ho spiegato nel post qui.

L’evento non è fine a se stesso, ma contribuisce a dare una mano al Centro Astalli che si occupa accompagnare difendere e servire i rifugiati.
Io ho donato il corrispettivo di un mio ticket restaurant per la loro mensa.

“Le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia.Questa ricetta la regalo a chi legge. Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità: per questo la lascio liberamente andare per il web”

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