7.625 pedoni e 2.665 ciclisti uccisi in 10 anni sulle strade italiane sono il tributo che l’Italia paga per una “cultura della strada” troppo aggressiva, soprattutto nelle nostre città .
Questo è il motivo principale per cui il movimento #salvaiciclisti ha lanciato una campagna per chiedere di ridurre la velocità sulle strade residenziali (ad eccezione delle arterie a scorrimento veloce) a 30 Km/h.
Non pensate che questo sia l’ennesimo appello di “noi ambientalisti fricchettoni” contro le automobili e contro il progresso.
Ridurre la velocità delle auto nelle zone residenziali è un bene per tutti.
Salvaiciclisti.it ha pubblicato un utilissimo documento in cui spiegano chiaramente il perchè di questa proposta, smontano eventuali pregiudizi e correlano il tutto con i risultati di pubblicazioni scientifiche.
Il documento è scaricabile da qui.
Io vorrei in breve raccontarvi i punti principali e invitarvi, ovviamente, a firmare la petizione su change.org/30elode.
Un urto a 60 all’ora corrisponde ad una caduta da 14 metri e la probabilità di decesso arriva all’85%, mentre a 30 all’ora è come cadere da 3 metri e mezzo e le possibilità di decesso si riducono decisamente (intorno al 20%).
Quando le auto viaggiano troppo velocemente sulle strade i bambini devono essere sempre accompagnati, sviluppando la loro indipendenza più tardi.
Inoltre la presenza di un adulto non garantisce che non possano rimanere vittime di incidenti (infatti un quarto degli incidenti che coinvolgono bambini avviene in presenza di un adulto).
Se non vi interessa del bene dei vostri figli, allora dovrebbe interessarvi il peso sul vostro portafogli… Ogni decesso costa alla collettività mediamente 1.377.933 euro, mentre ogni ferito 70.000 euro.
Guidare ad una velocità più bassa e più costante ha effetti benefici sull’ambiente (meno rumore, meno inquinanti) sul fisico (meno stress da frenata/accelerata).
Ma porta anche vantaggi agli automobilisti. Il consumo di carburante è ridotto, la distanza di sicurezza diminuisce permettendo a più auto di stare nello stesso tratto di strada e diminuendo gli incidenti, diminuiscono i soldi spesi dal meccanico.
Direte voi, si ma così non arrivo più… (cito sempre il documento) Il ritardo è molto minore rispetto a quello che generalmente si crede. L\’esperienza mostra che per percorrere 500m all\’interno di una zona 30 si impiegano solo 5.10 secondi di più rispetto allo stesso percorso con il limite di 50 km/h.
Se tutte le zone residenziali fossero zone 30, la durata del percorso medio di un automobilista aumenterebbe solo del 3% al massimo.
Insomma non avete più scuse, andate su change.org/30elode e firmate la petizione per chiedere al Parlamento Italiano di dare un segno chiaro di civiltà per tutti.
Ricordiamoci che le strade sono di tutti, non solo delle auto e degli automobilisti. Tutti abbiamo il diritto di passeggiare, giocare, vivere in una città più sana e più sicura.