Anche quest’anno, il 5 giugno, cioè oggi, è la Giornata Mondiale dell’Ambiente, il World Environment Day.
Ne avevo parlato anche lo scorso anno.
Questa volta il tema è lo spreco di cibo, il motto è “Think.Eat.Save”
Secondo le Nazioni Unite e la FAO, ogni anno vengono sprecate 1.3 miliardi di tonnellate di cibo. Questo è equivalente allo stesso ammontare prodotto in tutto il continente dell’Africa sub-sahariana. Allo stesso tempo, 1 persona ogni 7 nel mondo va a dormire affamato e più di 20.000 bambini sotto i 5 anni muoiono giornalmente di fame. (cit. dell’United Nation Environment Programme)
Nel nostro mondo lo spreco di cibo è ancora un tabù. Nei ristoranti è quasi impossibile portarsi a casa gli avanzi, come se fosse denigrante…
Nei supermercati il cibo che sta per scadere o con le confezioni rovinate viene buttato (e viene stoccato in zone chiuse e blindate, per evitare che qualcuno possa andarlo a prendere…)
Si cucina troppo, si avanza e raramente si riutilizza. A meno di qualche caso, di persone più sensibili o attente all’ambiente (i soliti fricchettoni strambi…).
E il cibo, da risorsa preziosa, si trasforma in spreco, di acqua, di spazio, di energia, di ossigeno, anche di spazio quando diventa rifiuto.
Io cerco di cucinare il giusto, se avanza diventa il mio pranzo per il giorno dopo in ufficio. Il mio problema è quello che si accumula nel frigo.
Quante carote diventano mollicce e nere ? Quante zucchine fanno la muffetta ?
Cerco di risolvere pianificando i pasti e appendendo in bella vista la lista della verdura che ho nel frigo perché spesso me ne dimentico.
Dovremmo istituire un giorno alla settimana, dove si cucina solo con gli avanzi. Ricette ce ne sono a bizzeffe.
Come sempre basta volerlo.