Pur lavorando in un’azienda tecnologica, non siamo tutti dei nerd*…
Qualche mese fa il mio collega mi ha lanciato un’idea, che ne dici che facciamo un punto di bookcrossing qui nel corridoio ?
Potevo tirarmi indietro ? Ma certo, che bella idea !
Lui ha portato qualche libro dei suoi, io qualcuno dei miei e li abbiamo messi sopra ad un mobiletto.
Poi abbiamo appeso un cartello con 4 semplici regole:
se hai un libro portalo
se vedi un libro che ti piace prendilo
se prendi un libro dopo che lo hai letto riportalo
se prendi un libro e vuoi tenerlo, portane un altro.
Non abbiamo detto niente a nessuno e abbiamo aspettato.
Dopo qualche giorno alcuni libri erano spariti, dopo qualche altro giorno ne sono comparsi di nuovi.
L’idea è piaciuta, i libri si sono velocemente moltiplicati.
Devo dire però che quelli presi non sono tornati indietro, almeno i miei e quelli che mi ricordo.
A distanza di qualche mese la situazione è abbastanza stazionaria, i libri rimangono più o meno gli stessi.
Certo anche la gente che passa sul mio piano è sempre la stessa, quindi credo sia fisiologico, dovremmo provare a spostare i libri ad un altro piano o in un’altra zona.
Un po’ di anni fa ci avevano provato anche in metropolitana, avevano messo delle mensole in alcune fermate ma io le ho sempre viste vuote…
Il bookcrossing quello vero, ha delle regole ben precise fra cui etichettare i libri con dei codici univoci e registrarli nel sito ufficiale http://www.bookcrossing.com/, così da poter seguire il percorso del nostro libro. Esiste anche un sito italiano che spiega cos’è e come funziona, http://www.bookcrossing-italy.com/
A dire la verità io non ho mai utilizzato il bookcrossing vero, anche se l’idea mi piace molto.
Mi piace perchè è ecologico, è economico e soprattutto mi piace l’idea di condividere pensieri ed emozioni, magari lasciando un appunto o un bigliettino all’interno del libro.
Quando viaggio però, prima di tornare a casa o di cambiare destinazione lascio i miei appunti, le mappe, le fotocopie delle guide in posti dove qualcuno può recuperarle e utilizzarle, tipo in stazione, tanto a me a casa non serviranno più.
E voi ? avete mai scambiato libri con degli sconosciuti ?
*da Wikipedia: Nerd è un termine della lingua inglese con cui viene definito chi ha una certa predisposizione per la scienza e la tecnologia ed è al contempo tendenzialmente solitario e con una più o meno ridotta propensione alla socializzazione.
Che bella idea il bookcrossing in ufficio! Io ho scoperto un punto di scambio fuori da un negozio vicino a casa mia. Porto un libro che non voglio rileggere e ne prendo uno che mi piace. Ho trovato libri illustrati per bambini vecchissimi ma con delle illustrazioni davvero belle su aerei e treni. Dovrebbe essere una pratica più diffusa.
davvero dovrebbero farlo anche i negozi. Vicino al mio ufficio lo fa un bar, ha le pareti piene di libri a disposizione.
ciao 🙂
Ci andrei molto volentieri. Posso chiederti dove si trova?
certo ! Piazza Firenze a Milano.
Ci andrò! Grazie ciao