Ma vale la pena andare a Los Angeles ? Solo a Los Angeles ?
Non saranno troppi 15 giorni ? Senza macchina poi…
Non sarà pericolosa?
Non sarà brutta?
Questi e altri mille dubbi giravano per la mia testa mentre cercavo di organizzare le vacanze lo scorso anno.
Dopo le restrizioni del COVID avevamo voglia di fare un viaggio lungo, lontano, in un posto insolito… (Ma che comunque ci garantisse un’adeguata sicurezza in termini di servizi ed emergenze…). In cima alla nostra lista c’erano gli Stati Uniti ed in particolare la California: sole, mare, parchi… L’idea era di fare un bel tour che comprendesse Los Angeles, San Francisco e qualche parco. Poi i prezzi folli dei voli e della California stessa ci hanno fatto ridimensionare un po’ il progetto, riducendolo alla sola Los Angeles con una puntata veloce al SNP.
I “problemi” o meglio i pensieri sono iniziati subito.
L’ idea che abbiamo noi di Los Angeles è quella di una città tentacolare, con un traffico che ti inghiotte, con omicidi ad ogni angolo (o quasi) e decisamente brutta… ma allo stesso tempo ricca di luci scintillanti e di palme che costeggiano il mare.
Quindi dove alloggiare?
Quale zona è meglio scegliere perché sia comoda, ben servita, con i supermercati, abbastanza residenziale da essere tranquilla, ma non troppo costosa da lasciarci un rene, soprattutto sicura e con un basso tasso di criminalità?
Ho letto di tutto e di più, ho chiesto ad amici che ci erano già stati. Chi mi consigliava Venice, chi Redondo Beach, chi mi diceva “non ci andare proprio…”
(Alla fine abbiamo scelto West Hollywood perché soddisfa quasi tutti i nostri requisiti, ma non è detto che sia così per tutti.)
Più studiavo e cercavo cosa potevamo fare in tutti quei giorni, più mi rendevo conto che le cose da fare e da vedere erano tantissime. Noi abbiamo deciso di dedicare ogni giornata ad una singola zona, in modo da vederla bene e con calma. E i giorni non erano affatto troppi, anzi tante cose abbiamo dovuto saltarle.
Certamente si può anche ridurre tutto a solo due giorni, decidendo di vedere solo le parti iconiche come Hollywood e Venice Beach, ad esempio. Ma per capire veramente LA secondo me ci vuole qualche giorno in più. (La descrizione dell’itinerario è qui: xxxxxxx mentre i dettagli operativi li trovi in questo post:
latartaruga-fio.com/2023/10/los-angeles-informazioni-pratiche/).
Arrivati all’aeroporto, la prima impressione che ho avuto è quella immaginata. Tanti parcheggi, lunghe file per un taxi, caldo… Fuori le case sono basse, tipicamente messicane con i cactus nel giardino e per la prima volta vedo le trivelle per l’estrazione del petrolio, come nei film.
Los Angeles ti spiazza.
Sono mille città dentro una città. Tutte diverse fra loro. L’area urbana comprende 80 distretti, 13 milioni di abitanti, più di 40 km da un capo all’altro.
Dai grattacieli di Downtown, alle spiagge di Santa Monica.
Le colline di Hollywood e la boutique di Beverly Hills.
L’aria alternativa di Silver Lake e quella pesantissima di Skid Row.
E all’interno di ognuno di questi “quartieri” convivono luci e ombre.
Sotto ogni cavalcavia, all’interno di ogni parco e parcheggio, centinaia di tende, persone che non riescono a vivere in modo migliore. Chi non riesce a pagare un affitto nonostante abbia un lavoro, chi si è perso nella spirale della droga o dell’alcol… Vivere in quelle condizioni distrugge non solo il fisico ma anche e soprattutto la mente.
Nonostante questo o forse proprio per questo, Los Angeles mi ha spiazzata e mi ha rubato il cuore.
C’è qualcosa in LA che lascia senza fiato…
LA LUCE.
A Los Angeles la luce è abbagliante, non cambia mai durante il giorno e rende tutto più luminoso e i colori più accesi. Il cielo non è solo azzurro, è blu, è intenso e contrasta con il rosso della terra delle colline, il verde degli alberi. E al tramonto sparge l’oro ovunque si posi.
E’ proprio grazie a questa luce perfetta, adatta a girare i film, che LA è diventata la capitale mondiale dell’industria cinematografica.
Tornando alla domanda iniziale, quindi vale la pena di andare a Los Angeles ?
Si. Vale la pena per fare il bagno nell’Oceano Pacifico.
Vale la pena per cercare le stelle su Hollywood Boulevard, per salire all’Osservatorio Griffith e ammirare la città dall’alto. Per percorrere Mullholland Drive e sentirsi dentro un film.
Vale anche per capire quanto gli Stati Uniti siano fatti di contraddizioni e di opposti…
Vale per vedere almeno una volta quella luce.
Se c’è poi una cosa per cui vale la pena vivere a Los Angeles anche solo un’ora in un’intera vita, quella cosa è il tramonto: non è un caso se uno dei boulevards più lunghi e importanti della città sia intitolato proprio al Sunset, al tramonto. Percorrerlo, ovviamente in macchina, a fine giornata dà motivo all’esistenza di essere vissuta e alla civiltà di stare su questa Terra, anche se sappiamo benissimo che sono entrambe delle bugie belle e buone: tutti i colori dall’indaco al rosso, dal viola all’arancione benedicono le opere, i cuori e le teste di chi ha la fortuna di capitarci sotto. E non è una cosa che succede con la stessa frequenza o la stessa intensità altrove nel mondo: bisogna venire a Los Angeles, buttarsi nel traffico delle sue autostrade e pagare il pedaggio che queste richiedono alla tua anima per meritarsi tale bellezza.
Tratto da: Sparire qui (link affiliato). Di Marta Ciccolari Micaldi, aka La McMusa.