Quest’estate ho organizzato un viaggio che è stato fra i più complicati che ho fatto fino ad ora.
Non tanto per la destinazione (sono andata in Inghilterra), ma per gli incroci di date/case/attività.
Organizzare viaggi mi piace tantissimo, tanto che a volte faccio finta di partire pur di mettermi a sfogliare guide e siti di posti lontani.
Ma come faccio io a organizzare un viaggio ?
Per prima cosa STUDIO. Studio la meta, mi documento sia su internet attraverso blog di viaggi e siti dell’ente del turismo, sia sulle guide. Uso sempre le Lonely Planet perchè so come sono fatte e sono abituata alla loro struttura, inoltre hanno il giusto mix fra storia, cultura, cibo e shopping. Io le prendo sempre in biblioteca, cercando l’ultima versione. Mi piacerebbe comprarle, ma le guide dopo pochi anni sono già obsolete, cambiano i prezzi, cambiano gli orari e praticamente non servono più.
Quando studio la destinazione cerco sempre di trovare qualcosa che possa piacere anche a Leo, cercando il giusto equilibrio fra siti storici/culturali, gite naturalistiche all’aperto e curiosità particolari per bambini.
Fondamentale è la scelta delle DATE. All’inizio possono essere anche solo indicazioni di massima (tipo ultima settimana di giugno, metà luglio ecc…) ma quando è il momento di prenotare ho ben chiaro partenza e arrivo. Solo in caso ci sia una grossa differenza nei prezzi dei voli fra un giorno e l’altro posso decidere di spostare in avanti o indietro di qualche giorno.
La prima cosa che prenoto è il VOLO, perchè come ho detto i prezzi variano parecchio e poi una volta fissate le date di partenza e arrivo posso decidere come suddividere il giro e le varie tappe. Per cercare i voli vado direttamente sui siti delle compagnie aree e non mi affido mai ai siti che fanno “scanner” proponendo i voli più economici
Poi cerco l’ALLOGGIO. Da quando viaggio con Leo scelgo preferibilmente l’appartamento, così da avere più libertà di orari, di poter scegliere di fare una giornata pigramente in casa (ogni tanto i bambini hanno bisogno di prendersi una pausa) e per avere la comodità di cucinare almeno una volta al giorno.
Io mi affido sempre a Airbnb. Lo uso da circa 5 anni e mi sono sempre trovata bene. Certo, bisogna essere attenti e scegliere con accuratezza. Leggo le recensioni degli altri utenti e raramente mi affido a chi non ha reviews, mando sempre una mail con qualche domanda sia per risolvere eventuali dubbi o per capire meglio qualcosa che nelle foto è poco chiaro, sia per capire quanto velocemente un host mi risponde. Se non risponde entro un tempo ragionevole, o peggio non risponde affatto, mi spiace ma passo oltre.
Fondamentale è scegliere la giusta ZONA dove alloggiare. Meglio in centro – meno spostamenti, più negozi, ma anche più traffico e rumore, o una zona periferica/residenziale ? La risposta giusta è: Dipende !
Sempre online o sulle Lonely mi informo se la zona è sicura e se ci sono mezzi pubblici vicini. Quando scelgo l’appartamento, controllo con Google Street View l’area (Airbnb rivela l’indirizzo esatto solo a prenotazione avvenuta), guardo se mi piace e se ci sono negozi o supermercati, parchi tranquilli o qualcosa che potrebbe essere rumoroso (uno scalo ferroviario, un’autostrada ecc…).
Tripadvisor invece mi aiuta a scegliere non solo i ristoranti, ma anche cosa fare durante le tappe del mio viaggio. E quando torno a casa contribuisco alla community scrivendo le mie recensioni.
Se il viaggio prevede lunghi spostamenti in macchina cerco di organizzare delle tappe intermedie, per non guidare più di due o tre ore al massimo di fila e dopo un giorno passato in macchina riservo la giornata successiva ad una visita a piedi, così da non utilizzarla nuovamente e mettere un po’ in moto le gambe.
A prima vista può sembrare che organizzo tutto per filo e per segno senza lasciare niente al caso. Be, in parte è vero. Mi piace sapere cosa mi aspetta e non vorrei che una mancanza di organizzazione possa metterci in difficoltà. Ad esempio potrei evitare di prenotare tutti gli alloggi prima ed avere più libertà nella scelta delle mete o decidere di fermarmi di più in un posto particolarmente bello, ma l’idea che poi potrei non trovare dove dormire e che potrei dormire in macchina mi mette troppa ansia…
Se mi fermo in una città per più di un paio di giorni mi informo se esistono tessere per i mezzi pubblici (come le Travel Card), se ci sono agevolazioni per visitare i musei (come il New York City Pass) o simili.
Le giornate sono comunque “libere”, a parte qualche punto fermo (ad esempio quest’estate ho scelto in anticipo quando andare a Stonehenge perché ho preso i biglietti online), ogni giornata viene decisa al momento.
E comunque gli imprevisti che rendono movimentata la vacanza ci sono sempre, senza aggiungerne altri !
Questi sono i passaggi che normalmente uso per organizzare un viaggio ma poi dipende dalla meta, se uso l’aereo o il treno, se parto con la macchina o l’affitto sul posto.
Se avete bisogno di qualche consiglio… sapete come trovarmi !